#Liberedi…
Il 28 settembre 2017 noi ci saremo UNISCITI AL PRESIDIO dalle ore 18 c/o spazio Regione Lombardia Via xx Settembre - Bergamo.
Come in molte altre città del mondo, aderendo all'appello delle donne argentine , per rivendicare il diritto a scegliere sul proprio corpo ed essere garantite nella salute riproduttiva.
La legge 194 risale al 1978, fu una importante conquista che decriminalizzò l'aborto ma l'obiezione di coscienza è divenuta nel tempo un sistema politico ben strutturato, per impedire il libero accesso alla IGV.
Denunciamo l’obiezione di coscienza che raggiunge percentuali altissime ( 70% con picchi del 90%) trasformando la scelta di abortire in un percorso ad ostacoli e mette a rischio la nostra salute. Per questo vogliamo la cancellazione dell’obiezione di coscienza dal Servizio Sanitario Nazionale.
Vogliamo poter scegliere l’aborto farmacologico RU486 (cosa impossibile in molti ospedali) anche nei consultori (come già avviene in Francia da decenni).
Vogliamo che la formazione di ginecologa/o preveda conoscenze dedicate alle interruzioni volontarie di gravidanza in quanto ciò non avviene.
Vogliamo i Centri di aiuto alla vita fuori dagli ospedali e fuori dai consultori pubblici che, in quanto tali, sono luoghi per una salute laica.
Protestiamo contro Regione Lombardia che con una legge regionale permette l’obiezione di coscienza di struttura nei consultori: non è tollerabile, oltre che illegale, che ci siano consultori in cui tutto il personale è obiettore di coscienza.
Vogliamo contraccezione gratuita, educazione sessuale, consultori che siano luoghi aperti e delle donne per le donne e una medicina che sappia relazionarsi coni nostri saperi, con nostri bisogni e desideri.
Dal 1990 il 28 settembre è stato dichiarato Giornata di azione globale per la depenalizzazione dell’aborto grazie alle lotte delle donne argentine per ottenere l’aborto libero e sicuro.
“La negazione della libertà d’aborto rientra nel veto globale che viene fatto all’autonomia della donna” (Manifesto di Rivolta Femminile)