Da venerdì 21 a domenica 23 novembre a Gazzaniga l’associazione “Fior di loto” promuove una tre giorni contro la violenza e il maltrattamento sulle donne. Un percorso tra parole, suoni, immagini e poesia per sensibilizzare sul dramma della violenza di genere.

Per cominciare, venerdi 21 novembre alle 20.30 l’appuntamento è al teatrino dell’Istituto Statale per l’Istruzione Secondaria Superiore di Gazzaniga, con lo spettacolo teatrale “Corpo sottile”, che dà forma e voce a chi ha potuto parlare poco, a chi è stata poco ascoltata, a una donna che è stata ammazzata ma che, a un tratto, si è rialzata. La regia è di Anna Zanetti, a esibirsi sono Stefania Tansini, Anna Zanetti e Alberto Zanini. L’audiiio e le luuuci sono affidati ad Alberto Benigni. L’Istituto di Gazzaniga è in via Marconi, 1 e lo spettacolo è a ingresso libero.

Per il giorno seguente, sabato 22 novembre, il programma prevede l’open dell’associazione “Fior di loto”, a Gazzaniga, in via Manzoni, 15, dalle 10 alle 16. L’associazione propone alcuni momenti di incontro per far conoscere la propria attività, per riflettere sul fenomeno della violenza di genere visto come manifestazione culturale nei rapporti fra uomini e donne. Per l’occasione, Monica Fontanella esporrà alcune foto a tema, con ingresso libero. Nel pomeriggio, poi, alle 16 sarà la volta di “Parole e musica”, un incontro conviviale, sempre a ingresso libero, per l’inaugurazione della sede.

L’open-day, infine, proseguirà domenica 23 novembre, dalle 10 alle 17. Tra i momenti di riflessione e confronto, da segnalare alle 15 l’incontro “La violenza sulle donne raccontata attraverso le immagini”, sempre a ingresso libero.

L’iniziativa viene organizzata in vista della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, che ricorre il 25 novembre. Una data simbolica, istituita dalle Nazioni Unite per sensibilizzare l’opinione pubblica su questa problematica.

L’associazione “Fior di Loto” Onlus opera nell’ambito della violenza sulle donne atraverso il volontariato. Svolge l’attività in un territorio che comprende la Media, l’Alta Valle Seriana e la Val di Scalve. Si avvale dell’impegno e della partecipazione volontaria e gratuita di operatrici, consulenti esterne: psicologhe, avvocate e una ginecologa. Dall’associazione spiegano: “Siamo un gruppo di donne che da un “sentire comune di genere” ha deciso di fare un percorso formativo per dare sostegno a donne che subiscono violenza sessuale, psicologica ed economica in famiglia. Erano gli anni ’70 quando il movimento femminista scese in piazza per rivendicare la libertà di genere: indipendenza economica, sessuale e di pensiero. Conquistando queste libertà si pensava di aver superato alcuni ostacoli di “genere” e non avremmo mai pensato, dopo quasi quarant’anni, di ritrovarci a confrontarci con un continuo aumento di casi di violenza sulle donne. L’ampia diffusione a livello mondiale di violenze, rilevate in ogni ambito sociale, ci ha indotto all’analisi della problematica nel tentativo di trovare possibili soluzioni rispetto al grave comportamento di potere/comando dell’uomo sulla donna. Noi crediamo che dalla violenza si possa uscire se unite e solidali, forti della propria dignità e autostima, irriverenti verso l’omertà, la paura e la vergogna. Supportare chi vive questa deplorevole condizione é l’obiettivo che anima il nostro gruppo affinché chi chiede aiuto possa ritrovare la propria serenità, recuperare la sicurezza interiore e ridefinirsi come individuo nella società”.

Fonte: BERGAMONEWS - QUOTIDIANO ON-LINE