Un paziente seguito dal programma dedicato alla cura delle persone colpevoli di violenza sessuale, nel centro di reclusione di Milano-Bollate, 2010.  - Giovanni CoccoUn paziente seguito dal programma dedicato alla cura delle persone colpevoli di violenza sessuale, nel centro di reclusione di Milano-Bollate, 2010. (Giovanni Cocco)
  • 01AGO 201611.35

Per fermare la violenza sulle donne bisogna educare gli uomini

Christian Raimo

Gli uomini picchiano le donne, spesso le pestano a sangue, alle volte le uccidono. Ogni tanto c’è un caso che sembra più disumano e per questo più esemplare: uno che tenta di bruciare viva la fidanzata che l’ha lasciato, un altro che ammazza insieme alla compagna i figli piccoli. A ondate sui giornali si riparla di femminicidio, o di allarme femminicidio; per il resto del tempo il conto delle morti continua regolare: negli ultimi mesi un tizio a Modena ha strangolato la sua ex e poi ha nascosto il cadavere nel frigorifero in cantina, a Novara un altro ha accoltellato a morte la moglie in strada, a Pavia un infermiere ha sparato alla moglie e alla figlia dodicenne. Quasi sempre gli uomini non accettavano la fine della relazione.