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Alcune fotografie vanno oltre la semplice documentazione storica, diventando simbolo di qualcosa di più ampio e destinato a durare nel tempo. Il ‘900 è stato il secolo in cui le donne hanno ottenuto la maggior parte dei diritti che, almeno nel mondo occidentale, oggi vengono riconosciuti come inalienabili. In passato non fu così, e anche partecipare ad una Maratona poteva voler dire mettersi contro il sistema costituito.
Tante delle conquiste femminili sono state ottenute da movimenti di donne organizzati, come le “Suffragette”, e molti sono stati conquistati da persone che, in modo autonomo, hanno distrutto i muri del maschilismo ancora imperante. Queste sono 25 fotografie che ci consentono di apprezzare, almeno in parte, alcuni dei momenti più significativi del secolo scorso. Una storia di donne, una storia di sfide…
Jeanne Manford marcia con il proprio figlio gay durante un Gay Pride del 1972. Jeanne fondò il gruppo “Genitori diritti, Famiglie e Amici di Lesbiche e Gay“.
Margaret Hamilton, l’ingegnere del software principale del Progetto Apollo 11 accanto al codice scritto a mano che fu utilizzato per portare l’uomo sulla Luna, nel 1969.
Kathrine Switzer fu la prima donna a correre la maratona di Boston nonostante i tentativi da parte degli organizzatori della maratona di fermarla, nel 1967.
Maud Wagner, la prima tatuatrice donna negli Stati Uniti, nel 1907
All’età di 21 anni Sarla Thakral fu la la prima donna indiana a conseguire una licenza di volo, nel 1936
Simone Segouin a 18 anni fu una combattente della resistenza francese, fotografata durante la liberazione di Parigi il 19 Agosto del 1944
Annette Kellerman indossa un costume da bagno che le causò l’arresto per atti osceni nel 1907
Komako Kimura, una suffragetta giapponese durante una marcia a New York, il 23 Ottobre del 1917
Sabiha Gökçen nel 1937 divenne la prima donna a pilotare un caccia da guerra nel mondo e la prima aviatrice turca in assoluto
Una donna olandese si rifiuta di lasciare il marito, un soldato tedesco, dopo la sua cattura da parte degli alleati, nel 1944. Lo seguì in prigione.
Alcune madri proteggono i propri figli dal fuoco di un cecchino tedesco nel 1944
Gertrude Ederle, la prima donna ad attraversare a nuoto il Canale della Manica, nel 1926
Elspeth Beard durante il suo giro intorno al mondo con la moto, prima donna in assoluto e primo cittadino britannico a realizzare una simile impresa. Il viaggio durò ben 3 anni e si sviluppò attraverso oltre 77.000 chilometri – Scopri tutta la sua storia nell’articolo dedicato
Anna Fisher, astronauta americana e la “prima madre nello spazio”, nel 1984
L’aviatrice Amelia Earhart fotografata dopo aver sorvolato l’oceano Atlantico, nel 1928
Un sergente britannico durante la formazione de “l’esercito delle mamme”, durante la Battaglia d’Inghilterra, nel 1940
Alcune donne pilota si allontanano dal loro bombardiere B-17 “Pistol Packin’ Mama” nel 1940
Erika, una ragazza ungherese di 15 anni che combatté per l’indipendenza dall’Unione Sovietiva durante l’Ottobre del 1956
Due donne mostrano per la prima volta le gambe scoperte in pubblico a Toronto, nel 1937
Una donna svedese colpisce con la borsa un manifestante neonazista, nel 1985. La donna era una superstite dei campi di concentramento
Una donna musulmana copre con il suo velo la stella di David della sua vicina di casa ebrea per proteggerla dai processi razziali. Siamo a Sarajevo, in Ex-Jugoslavia, nel 1941
Una suffragetta protesta dopo “la notte del terrore” del 14 Novembre 1917. 33 attiviste sostenitrici del diritto di voto avevano picchettato la Casa Bianca, ma furono torturate e picchiate a sangue dalle guardie statunitensi
Una signora ebrea cerca di difendere la sua popolazione contro le truppe di sicurezza israeliane che stavano espellendo una serie di coloni illegali da un villaggio “abusivo” della Cisgiordania. La foto di Oded Bality si intitola “Volontà e potenza” e vinse il premio Pulitzer
Scattata durante la Grande Depressione, quest’immagine riflette il triste stato delle persone in quel preciso momento storico. La donna nella foto è Florence Thompson, madre di sette figli. Era così a corto di denaro che dovette vendere le gomme della sua auto per sfamare se stessa e la sua prole
Marina Ginestà, ritratta a diciassette anni da Hans Gutmann nel 1936, divenne l’icona della resistenza antifascista spagnola
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